Dietro il Buio
Informazioni
Film di Giorgio Pressburger liberamente ispirato all’opera letteraria di Claudio Magris “Lei Dunque Capirà”. Prodotto da Mattia Vecchi per Sine Sole Cinema srl con il contributo di CCCB di Barcellona.
Dietro il buio è un film del 2011 diretto da Giorgio Pressburger e tratto da un’opera teatrale di Claudio Magris intitolata Lei dunque capirà. Il film è stato distribuito nelle sale italiane il 25 maggio 2012.
La pellicola ha aperto la mostra del Centro di Cultura Contemporanea di Barcellona su Trieste e Claudio Magris ,nel marzo del 2011.
Trama
Prodotto da Mattia Vecchi per Sine Sole Cinema srl – Gorizia.
Il film tratto dall’opera teatrale di Claudio Magris “Lei dunque capirà” rappresenta il viaggio di una giovane donna attraverso una labirintica “Casa di Riposo” dalla quale il marito la vuole far uscire per riportarla alla vita normale. Il viaggio della donna, attraverso sotterranei, uffici, sterrati, anditi, pantani, campi, è accompagnato dal presidente della casa di riposo, il quale viene visto solo come un’ombra. Si scoprirà invece, a poco a poco, che si tratta di un viaggio nell’al di là, nel tentativo di uscire, grazie ad un permesso speciale, dal mondo dei morti, per tornare a quello dei vivi, accanto all’amato marito, scrittore di successo, che, ancora innamorato di lei, arriva nella “Casa” per riportarla alla vita.
Questo doppio viaggio, di lei e dell’amato, nella fitta trama di ambienti sorprendenti e misteriosi, è l’essenza film destinato al pubblico delle sale cinematografiche. Fonte: https://www.mymovies.it/film/2011/dietroilbuio/
Festival
Il film ha partecipato alla 68. MOSTRA INTERNAZIONALE DEL CINEMA DI VENEZIA – GIORNATE DEGLI AUTORI – SPAZIO APERTO
di Roberto Nepoti La Repubblica
Presentato all’ultima Mostra di Venezia, il film è tratto da Lei dunque capirà di Claudio Magris, racconto che rielabora il mito di Orfeo e Euridice. Una donna soggiorna in una misteriosa Casa di riposo, che è poi quella dell’eterno riposo simboleggiando gli Inferi. Quando suo marito, artista come il vecchio Orfeo, viene a riprendersela, la nuova Eurdice ha la stessa occasione della nuova antenata: potrà tornare a vedere la luce, a patto che il suo compagno non si volti a guardarla prima di avere raggiunto il mondo dei vivi. Già ridotto per il palcoscenico, il testo dello scrittore triestino trova nella versione filmica di Pressburger immagini ben scelte e ben fotografate; nonché un’atmosfera adeguatamente cupa dalla suggestioni quasi orrorifiche (che si limitano al primo termine della dicotomia errore-terrore). Gli spettatori meno pazienti, tuttavia, potrebbero spendersi nella costruzione labirintica magari tacciando di “lentezza” quella che è scelta deliberata di un ritmo tendenzialmente ipnotico. Rodata nella serie notte prima degli esami, la giovane Sarah Maestri è all’altezza del suo, non facile, compito.
Da La Repubblica, 25 maggio 2012
di Roberto Nepoti, 25 maggio 2012